Tutti associano le emorroidi al dolore. A dire il vero, le emorroidi, soprattutto quelle interne, sono spesso asintomatiche, tanto che alcuni pazienti nemmeno si accorgono di averle. Il dolore subentra nel caso di complicazioni, come le trombosi, o in presenza di lesioni come le ragadi. Prima di arrivare a questo punto però si manifestano i sintomi più frequenti, quali il sanguinamento, il prolasso, le perdite di muco, il dolore e il bruciore.
Le perdite di sangue sono il sintomo più frequente delle emorroidi, e, solitamente, quello che si manifesta per primo. Il sangue ha un caratteristico colore rosso vivo, che tipicamente, è notato sulla carta igienica dopo la pulizia ma non sulle feci. In presenza di prolasso, il sangue può trovarsi associato al muco. Nei casi più gravi la perdita di sangue può portare a complicazioni come l’anemia. Talvolta il sangue può essere dovuto anche alla presenza di una ragade, piccola lesione del canale anale spesso associata a emorroidi.
Il prolasso è uno dei sintomi delle emorroidi. Si manifesta come la protrusione delle emorroidi interne verso l’esterno e può essere associato al prolasso della mucosa rettale. In quest’ultimo caso possono verificarsi anche perdite di muco che oltre a portare sensazione di disagio, possono essere correlate a difficoltà di mantenere un’igiene corretta e a sintomi quali prurito o bruciore.
Nel caso delle emorroidi il dolore è quasi sempre segno di complicazioni. La causa più tipica del dolore è la trombosi emorroidaria, un’infiammazione alle emorroidi esterne o interne dovuta a un coagulo di sangue che ostruisce il flusso sanguigno. In questi casi il dolore è intenso, continuo o intermittente e raggiunge il culmine al momento della defecazione. Un dolore più lieve o il bruciore possono essere invece associati a un’infiammazione della mucosa anale, spesso associata al prolasso delle emorroidi.