Rimedi che aiutano in caso di insufficienza venosa

L’insufficienza venosa è un problema circolatorio tra i più comuni, ma prendendo i giusti accorgimenti è possibile contrastare i sintomi del disturbo e convivere con la patologia. In questa sezione troverete alcuni consigli per favorire il benessere di gambe e caviglie.

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4. Calze elastiche per insufficienza venosa

Calze elastiche a compressione graduata: a cosa servono?

I medici prescrivono frequentemente l’uso di calze elastiche a compressione graduata a chi soffre di pesantezza alle gambe o di insufficienza venosa agli arti inferiori, oppure ha avuto in passato problemi di trombosi venosa. Si tratta di speciali calze capaci di favorire la circolazione sanguigna e linfatica agli arti inferiori evitando le complicanze più serie. Queste calze si possono trovare in vendita nei negozi di ortopedia o in farmacia.

Perché occorre usare le calze a compressione graduata

  • Per alleviare i sintomi dell’insufficienza venosa. L’uso continuativo di queste calze migliora la circolazione venosa grazie al fenomeno dell’elastocompressione, cioè la pressione dall’esterno verso l’interno della gamba. Pur non garantendo in sé la guarigione, le calze favoriscono i meccanismi del ritorno venoso e quindi alleviano sintomi quali dolore, gonfiore e difficoltà di camminare e prevengono edemi, ulcere e trombosi venosa
  • Dopo un intervento chirurgico. L’immobilità può portare alla formazione di coaguli di sangue, che a loro volta possono causare patologie come trombosi ed embolia polmonare. Le calze a compressione graduata possono essere impiegate per prevenire la formazione di trombi nei pazienti allettati dopo un intervento chirurgico

Le tipologie di calze elastiche e qualche consiglio

Calze preventive o da riposo. Prevengono l’insorgenza di patologie venose o riducono il senso di pesantezza alle gambe se il disturbo è allo stadio iniziale. Per essere definite “da riposo” devono esercitare una pressione alla caviglia di almeno 6 mmHg (millimetri di mercurio) fino arrivare a 20 mmHg. Rispetto alle calze terapeutiche, esercitano una pressione minore sulla gamba

Calze terapeutiche. Destinate a pazienti che hanno già avuto patologie e sono ad alto rischio di recidive. Si tratta di veri e propri dispositivi medici pertanto devono essere prescritte dallo specialista e si acquistano in farmacia. Per essere definite “terapeutiche” queste calze devono rispettare determinati standard, tra cui esercitare una pressione sulla gamba compresa tra 20 e 40 mmHg e oltre. Rispetto alle calze preventive, esercitano una pressione maggiore

Da evitare. Le calze elastiche non sono indicate per tutti i pazienti. Chi è affetto da alcune patologie arteriose, dermatologiche o da diabete dovrebbe parlarne sempre con lo specialista in quanto l’uso delle calze potrebbe avere conseguenze gravi

Quando indossarle. Le calze a compressione graduata andrebbero indossate sempre a inizio giornata, quando le gambe non sono ancora gonfie, per un tempo che sarà il medico a indicare (generalmente, non meno di sei mesi). Anche se possono sembrare difficili da indossare possono essere un valido alleato nell’alleviare i sintomi alle gambe